Ma c'è anche una novità assoluta che Cayenne porta su strada. Si tratta del sistema frenante Porsche Surface Coated Brake (Pscb), a richiesta sui primi due allestimenti e di serie sulla sola variante Turbo da 550 cavalli (770 Nm di coppia) e 286 km/h di velocità massima. Il Pscb offre prestazioni migliori e, soprattutto, dura più a lungo grazie al “viagra” per i dischi, il carburo di tungsteno. Il costruttore parla del 30% in più. Con il Pscb Cayenne si proietta nel futuro in cui potrebbero venir misurate anche le polveri sottili prodotte dai freni.
Con la nuova tecnologia, il costruttore prevede la riduzione di un decimo delle emissioni. All'IAA, la Mann+Hummel, società che si occupa di filtri, ha esibito uno dei tre prototipi di auto “Mangiapolveri sottili”. «Il nostro obiettivo – fanno sapere da Porsche – è contenerne la produzione». La dispersione di polveri legate ai freni è attualmente superiore a quella della combustione. Un veicolo da non meno di 2,2 tonnellate di peso che viene impiegato molto in città, dove le fermate sono numerose, raggiunge livello importanti. La casa di Zuffenhausen si prepara così all'eventuale introduzione di possibili limiti.
I dischi dei freni Pscb sono rivestiti in carburo di tungsteno, una “copertura” particolarmente robusta: combinati con pastiglie specifiche riducono le polveri sui cerchi e garantiscono maggiori valori di attrito e quindi una risposta più efficace ed una frenata più stabile anche in caso di sollecitazione elevate. A listino come accessorio su Cayenne e Cayenne S, il sistema Pscb costa 3.050 euro ed esclusivamente in abbinamento a cerchi da 20 e 21 pollici (almeno altri 1.500 euro di differenza). Per il più avanzato e pulito Pccb, cioè il sistema frenante in vetroceramica, servono oltre 9.100 euro. Leggi l'articolo completo su
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