Domenica sera, al termine del Gran Premio di Singapore, si rifletteva sul comportamento del collegio dei Commissari Sportivi della FIA in merito alla penalità data e non data a Sergio Perez, vincitore con grande merito della corsa. Sotto accusa, l'atteggiamento del pilota messicano della Red Bull in occasione dei due ingressi in pista della safety-car. Secondo alcuni, la decisione degli uomini della FIA doveva essere immediata, ma nella stanzetta della direzione gara la pensavano diversamente. E anche giustamente. Le condizioni del tracciato erano molto difficili essendo l'asfalto completamente bagnato e dunque per i piloti era estremamente complicato mantenere in temperatura le gomme e i freni. Per questo motivo, Perez faceva l'elastico tra sè e la vettura della safety-car, manovra però ripetuta anche nella seconda occasione in cui la Mercedes staffetta è entrata in pista quando l'asfalto era ormai asciutto e i piloti montavano le gomme slick. I Commissari Sportivi hanno quindi deciso di non effettuare scelte avventate e di aspettare la fine del Gran Premio per ascoltare le motivazioni di Perez riguardo il suo atteggiamento in regime di safety-car. La F1 non è il calcio, come si pensa in Italia, e prima di togliere una potenziale vittoria ad un pilota, se l'infrazione è molto dubbia, si attende per cercare di avere sotto mano tutti i dati possibili.
Ecco quanto riportato dalla FIA al termine dell'incontro con il vincitore del GP di Singapore: "Quando interrogato, Perez ha spiegato che le condizioni del tracciato erano decisamente bagnate e fosse difficile seguire da vicino la safety-car, con poca temperatura delle gomme e dei freni...
Dunque, comprensione per la prima infrazione, penalità per la seconda. Durante la gara, dal box Ferrari avevano comunicato a Charles Leclerc, secondo, che Perez poteva essere soggetto a due penalità di 5", quindi 10" in totale. E di cercare di rimanere in quella finestra per quanto riguarda il divario dalla Red Bull. Leclerc si manteneva a 3" dal rivale, ma nella parte finale della gara, il degrado delle gomme si è fatto sentire e il pilota Ferrari ha perso terreno concludendo a 7"5. Perez ha poi rimediato 5" di penalità mantenendo quindi la prima posizione. Dove sarebbe dunque lo "scandalo" che qualcuno, solo in Italia precisiamo, ha evocato. I Commissari Sportivi si sono comportati nel miglior modo possibile comprendendo la situazione difficile nel corso della prima safety-car e dando una penalità nel secondo caso. Peccato che Lecler non sia riuscito a rimanere sotto i 5" da Perez, in tal caso la vittoria sarebbe passata nelle sue mani. Il "caso" è chiuso.
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