Sono previsti: un finanziamento bancario a Marco Polo per 1,25 miliardi, che sarà rimborsato con i proventi dell’Ipo; un aumento di capitale di Pirelli da 1,2 miliardi dall’azionista Marco Polo, per rimborsare parte dell’attuale debito Pirelli; il rifinanziamento di linee bancarie di Pirelli per 4,2 miliardi.(La quotazione di Pirelli, che segnala come con l’avvenuta focalizzazione sul business Consumer è l’unico “pure consumer tyre player” del comparto, è prevista alla Borsa di Milano o comunque su una delle maggiori piazze azionarie a livello internazionale, con un flottante che verrà definito prima dell’avvio dell’operazione.
Nel contesto della quotazione, Cnrc ha confermato la propria disponibilità, per il miglior successo dell’Ipo, a scendere al di sotto del 50% fermo restando il rispetto dei presupposti per consolidare Pirelli. Nell’ambito delle attività propedeutiche alla quotazione in Borsa della società, il Cda ha inoltre nominato i global coordinator dell’operazione. L’unica italiana è Banca Imi del gruppo Intesa Sanpaolo, che è stato alla regia anche del finanziamento che consente a Pirelli di ridurre il rapporto debito netto/Ebitda a livelli inferiori a 3. Global coordinator saranno poi anche Jp Morgan e Morgan Stanley.
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