Non a caso il progetto Vespa Elettrica - dicono in Piaggio - rappresenta un passo avanti verso il futuro in totale coerenza con i valori che hanno accompagnato la sua storia. La decisione di puntare sull’elettrico, dopo aver sperimentato l’ibrido fin dagli anni ‘70, muove dalla convinzione che le nuove megalopoli sono sempre più interconnesse tra loro e saranno il motore dello sviluppo economico e sociale. «Oggi - dicono in Piaggio - quasi l’80% del Pil mondiale si genera in questi grandi aggregati urbani che però consumano anche l’80% dell’energia globale e che continueranno ad attrarre popolazione accrescendo ancora le loro dimensioni.La propulsione elettrica, nei suoi sviluppi più avanzati, è oggi la soluzione privilegiata per le esigenze di questa nuova mobilità».
A Vespa Elettrica, dunque il compito di aprire la strada per lo spazio che Piaggio intende ritagliarsi nella mobilità a zero emissioni. Ma lo scooter più amato al mondo non rinuncerà al proprio stile. Vespa elettrica, dunque, sarà prima di tutto, una vera Vespa. Lo stile, la agilità, la facilità di utilizzo e il piacere di guida saranno le stesse della Vespa di sempre con l’aggiunta di tecnologiche e innovative soluzioni di connettività. Il risultato sarà un mix perfetto di emozione, tecnologia e attenzione all’ambiente: Vespa vuole primeggiare anche in questo settore così come ha sempre fatto nei suoi primi settanta anni di storia.
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