L'installazione realizzata alla Galleria Blindarte, in un quartiere di Brera affollato all'inverosimile da una marea di visitatori giunti a Milano da ogni angolo del pianeta, ha permesso di seguire passo dopo passo – anche ricorrendo alle risorse della realtà virtuale – lo sviluppo di questo Suv compatto di lusso che ha cambiato le regole del gioco nella categoria di appartenenza e che ancora una volta ha voluto dimostrare che la strada della sostenibilità può essere praticata senza alcuna rinuncia per quanto riguarda il comfort, l'eleganza e le performance.
La vettura è stata presentata da un italiano, il responsabile del design esterno Massimo Frascella (mentre sua moglie Amy ha lo stesso ruolo per quanto riguarda lo stile degli interni), che ne ha descritto il look come espressione del nuovo linguaggio formale del marchio, semplice e sofisticato al tempo stesso. Al termine del suo intervento e di quello del presidente di Jaguar-Land Rover Italia Daniele Maver, sono stati premiati i concorrenti italiani – le cui proposte erano visibili in un locale a loro dedicato – al Land Rover Born Awards, il concorso per giovani creativi il cui vincitore assoluto sarà incoronato a Londra in autunno.
A sottolineare il temperamento eco-compatibile della Evoque, nonché la sua vocazione urbana sintetizzata dal concetto «Live for the City» c'erano anche due allestimenti esterni. In «Urban jungle», eseguito dalla coppia di designer Giovannoni/Marcantonio ed esposto in piazza XXIV Maggio, una giraffa innamorata alta 4 metri regge un elaborato lampadario che regala una suggestiva illuminazione ai tubolari dorati che disegnano la sagoma di una Evoque.
«Urban freedom», collocata proprio davanti alla Galleria Blindarte, era invece firmata dalla stilista di moda Elena Ghisellini che, partendo da un'analoga struttura tubolare, l'ha rivestita di pelliccia sintetica nei colori dell'arcobaleno, creando così una sorta di rifugio colorato e fantasioso capace di far tornare tutti un po' bambini. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it