La macchina giapponese, come le altre elettriche, è anche a zero emissioni sonore, ad eccezione di quelle legate al rotolamento. Con la Nissan Leaf, ricorda il costruttore, ci si può spostare senza farsi sentire. Il modello si è reso tuttavia utile anche in questo periodo di lockdown perché le sue batterie sono servite per alimentare «le case di migliaia di persone nel mondo, tramite il Vehicle-to-Home». La vettura è un sistema energetico bidirezionale.
Nel senso che se la Leaf viene impiegata per gli spostamenti necessita di elettricità, ma grazie anche alla tecnologia “Vehicle-to-Grid” può restituirla. Le sue batterie diventano impianti di stoccaggio e garantiscono lo scambio di energia con la rete domestica e pubblica. I nuovi accumulatori della variante e+ della Nissan Leaf sono da 62 kWh e, su strada, assicurano un'autonomia fino a 385 chilometri calcolata nel ciclo di omologazione Wltp. Chi percorre 75 chilometri al giorno può limitarsi ad un rifornimento la settimana.
Per garantire la circolazione a emissioni zero, Nissan sta ampliando la rete di ricarica Fast Charge: presso ciascuna delle 83 concessionarie distribuite sul territorio nazionale verrà installato una specifica stazione. La rinnovata Leaf equipaggiata con il sistema ProPilot è in grado anche di parcheggiare da sola oltre che di procedere autonomamente in autostrada su una singola corsia. Altre innovative funzioni sono collegate all'applicazione NissanConnect Services. La nuova Nissan Leaf è a listino a partire dai 26.000 euro (incluso il bonus statale massimo di 6.000 euro e l'incentivo Nissan di 3.300 euro) della variante base con batteria da 40 kWh e 270 km di percorrenza. Per la e+ occorrono 5.200 euro in più. Leggi l'articolo completo su
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