All’esposizione di veicoli classici, poi, si aggiungerà una mostra mercato. L’organizzazione punta a battere gli importanti numeri dell’edizione 2016: 140.000 metri quadrati espositivi, 227.000 visitatori, 238 espositori, 41 Case automobilistiche pari al 67% del mercato, 44.000 test drive, 30 tra musei e collezioni, 45 competizioni e 34 esibizioni di freestyle, 45 convegni. «Il Motor Show di Bologna è l’evento italiano di riferimento per il settore automotive - ha sottolineato Drogo -, è pensato per il pubblico con una formula coinvolgente dove, accanto all’ auto show, ci sono le gare, i test drive, c’è l’heritage, l’informazione, la cultura e l’innovazione».
Il dualismo nascente con il Salone Parco Valentino di Torino? «Non facciamo la gara con nessuno», ha risposto Drogo. Poi a margine, ha precisato: «Il pubblico è diverso, noi facciamo pagare loro no. È un grande evento anche quello di Torino, è una formula che mi piace molto, ma sono manifestazioni differenti. Più si parla di auto più è un bel segnale per il movimento».
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