Il belga è precipitato dalla prima alla quindicesima posizione e accusa oltre 32 minuti dalla testa. Precede comunque Juho Hännine (Toyota), che è sedicesimo, e Chris Meeke (Citroën), che è trentottesimo, entrambi in lotta con le proprie scuderie anche per il titolo costruttori.
Il sogno di Neuville si è infranto all'ultimo stage della terza delle quattro giornate di gara. Nelle cronometrate precedenti aveva accumulato un rassicurante margine di 51 secondi su Ogier, che è sembrato aver scelto una strategia “prudente”. Al suo debutto mondiale con l'Ovale Blu, il fuoriclasse francese si ritrova di nuovo in testa, come nelle ultime quattro stagioni.
La “rivelazione” è l'estone Ott Tänak, che sempre su Ford, si è saldamente insediato in seconda posizione a 47'' dal compagno di squadra della M-Sport e con quasi 100 secondi di vantaggio su Jari-Matti Latvala al volante della prima delle Yaris WRC con la quale il Toyota Gazoo Racing Team è rientrato al mondiale. L'ambiziosa Citroën si deve per il momento accontentare della quarta piazza provvisoria di Craig Breen (3.47 da recuperare su Ogier). Hyundai è rimasta competitiva con il solo Dani Sordo, quinto a 4.03 dopo la decisione della scuderia di ritirare la vettura dello scosso Hayden Paddon, la cui vettura aveva sbandato contro una roccia provocando la morte di un cinquantenne spagnolo. L'ultimo dei “transfughi” di Volkswagen, Andreas Mikkelsen, è settimo assoluto con la Skoda Fabia R5 del WRC2, dietro alla terza Ford, quella di Elfyn Evans, che si è tolto la soddisfazione di vincere ben tre stage. Il miglior equipaggio italiano è sempre quello composto da Andrea Crugnola e Michele Ferrara (Ford Fiesta R5), diciannovesimo.
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