Dotata di copertura ad azionamento elettrico, per la prima volta con un meccanismo di apertura e chiusura completamente automatizzato (la procedura si completa in 18 secondi, anche in movimento, sino a 30 km/h), la nuova Mini Cabrio sfoggia tra le varie novità estetiche la possibilità di personalizzare la capote con la bandiera britannica. La gamma prevede a regime tre motori a benzina e due Diesel, tutti dotati di sovralimentazione con tecnologia TwinPower Turbo che oltre a garantire sprint, assicura consumi ed emissioni contenute.
Al lancio la vettura sarà presentata nelle tre versioni Cooper e avrà come motore a benzina di ''ingresso'' il tre cilindri ''millecinque'' da 136 Cv. È accreditato di emissioni medie a partire da CO2 di 114 g/km (con cerchi da 15'') e di consumi nel ciclo misto di 4,9 l/100 km, valori che salgono rispettivamente a 119 g/km e 5,1 l/100 km se abbinato al cambio automatico. Il ''duemila'' della Cooper S da 192 Cv è omologato per 131 g/km di CO2 (con cerchi da 16'') e brucia in media 5,6 litri di benzina ogni 100 km. Per la Cooper D è previsto un tre cilindri di 1.496 cc da 116 Cv che brilla per rispetto ambientale con 100 g/km di CO2 che salgono a 104 g/km con il cambio automatico, e consumi medi di 3,8 e 3,9 l/100 km. In un secondo tempo arriverà nelle concessionarie la sportivissima John Cooper Works che monta il quattro cilindri turbo da 231 CV: è omologata per 6,5 l/100 km con emissioni di anidride carbonica di 152 grammi al chilometro.
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