Nel mese di ottobre 2022, in Italia sono state immatricolate 115.827 vetture, in crescita del 14,56% rispetto alle 101.103 unità dello stesso mese del 2021. Per quanto riguarda il periodo gennaio-ottobre 2022, le immatricolazioni sono state pari a 1.091.984 unità, in calo del 13,81% dalle 1.266.795 unità dello stesso periodo dello scorso anno. Il dato positivo del mercato dell’ auto in Italia a ottobre non può nascondere «la fragilità dello scenario globale e il rischio di recessione tecnica nell’ultima parte dell’anno» che secondo Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’associazione dei costruttori stranieri, «dovrebbero impattare anche sul settore automobilistico, portandolo a chiudere il 2022 a circa 1.300.000 immatricolazioni, -10,8% sul 2021 e 158.000 unità in meno, un volume pari a quello di minimo storico che si registrò nel 2013 con 1.304.000 autovetture». In una nota dell’Unrae Crisci osserva come per quanto riguarda il prossimo anno «la stagnazione economica e gli effetti della recessione tecnica in avvio di anno, andranno a deprimere i risultati del 2023 che dovrebbe rimanere su un volume sottotono da noi stimato in 1.400.000 unità, +7,7% sul 2022».
Dopo la conferma dello stop dal 2035 alla vendita di auto nuove a combustione interna, decisa in sede europea il 27 ottobre, per Michele Crisci «è necessario e urgente un piano puntuale su come affrontare la riconversione industriale nel nostro Paese». «Una riconversione - aggiunge - possibile solo a fronte di un mercato in buona salute e di stimoli per una diffusione accelerata delle vetture a zero emissioni, e questo avrà impatti benefici sulla componentistica italiana impiegata massicciamente da tutti i Costruttori, sia italiani che esteri». «Siamo pertanto disponibili e pronti a collaborare con il nuovo Governo appena insediato - aggiunge il Presidente dell’UNRAE - portando la nostra esperienza per affrontare questo delicato processo di transizione, che richiede interventi prioritari incentrati su tre punti cardine».
Sui punti di ricarica peraltro - continua Crisci - «siamo ancora in attesa del provvedimento attuativo del DPCM 4 agosto 2022 sulla incentivazione delle infrastrutture di ricarica private, che inspiegabilmente non è stato ancora emanato e che, visti i tempi, non può più attendere, oltre a necessitare un robusto rifinanziamento per gli anni a venire. È altrettanto urgente pianificare e accelerare la diffusione di impianti per la distribuzione di idrogeno verde per i veicoli destinati al trasporto persone».
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