«Nell’anno appena concluso per gli automobilisti italiani erano state ventilate ipotesi di riduzione del carico fiscale, incidendo ad esempio sulle accise dei carburanti, e di rassicurazione sulla mancata introduzione di nuove tasse. Il 2019, invece, si ap re con un’imposizione aggiuntiva per gli acquirenti di nuove autovetture che andrà a colpire non soltanto quelle di lusso o di grossa cilindrata, peraltro già assoggettate al superbollo, ma alcune versioni di modelli diffusi sul mercato, in particolare, pr esenti nella prima fascia soggetta al malus».
Così si è espresso Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, in occasione del commento ai risultati del mercato 2018 . «Il 2019 sarà un anno che, eccezion fatta per fattori che ad oggi non vediamo – afferma Michele Crisci – dovrebbe attestarsi su un volume di auto vendute più basso del 2018, sia per la tassazione aggiunt iva che provocherà un fo rte amma nco di IVA nelle entrate dello Stato, come più volte abbiamo rappresentato al G overno, sia per una tendenza al rallentamento che già si era fatta vedere negli ultimi mesi del 2018 , non solo nelle immatricolazioni ma anche nelle acquisizioni di nuov i contratti».
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