Il gruppo Fca ha venduto a marzo in Italia 59.474 auto, il 12,86% in meno dello stesso mese del 2017. La quota scende dal 30,1% al 27,8%. Nel primo trimestre dell’anno le immatricolazioni del gruppo sono state 158.242, in calo del 2%, con la quota che passa dal 29,56% al 27,56%. «Il mercato rallenta e con esso rallenta ulteriormente la capacità dei costruttori di contribuire al rinnovo del parco circolante nonostante le poderose campagne promozionali che di fatto si sono sostituite agli interventi dello Stato in un processo ormai urgente».
È il commento di Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere. L’Unrae sottolinea il calo del canale di vendita dei privati che perde il 14,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno con una flessione maggiore per gli acquisti di auto diesel (-24%) da parte delle famiglie. La flessione è di circa l’8% per le auto a benzina, mentre crescono gli acquisti di vetture a basso impatto. «Il compito da affidare con urgenza al nuovo Esecutivo - osserva Crisci - è quello di ascoltare le voci della filiera per trovare insieme le soluzioni possibili e riprendere un percorso virtuoso che attraverso lo smaltimento del parco anziano consenta di immettere vetture tecnologicamente avanzate nel mercato e accelerare il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Europa». Leggi l'articolo completo su
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