Le immatricolazioni di Volkswagen sono in calo dell’1,9%, quelle di Renault del 4%, mentre cresce Psa, grazie soprattutto a Citroen, ma anche anche Bmw (+8%) e Hyundai Group (+2,3%) e Toyota (+12%). Il presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano ipotizza per il 2019 vendite per 15,2 milioni di vetture, sotto la quota dei 16 milioni raggiunta nel 2007, prima dell’inizio della crisi. A pesare su un mercato poco vivace - spiega - sono le condizioni economiche generali, ma anche la forte penalizzazione introdotta dalla demonizzazione del diesel che sta inducendo molti automobilisti a rinviare la sostituzione dei loro vecchi diesel. Secondo i dati dell’Anfia il mercato delle auto diesel in Europa è calato nel primo trimestre 2019 del 18%, mentre le auto a benzina sono cresciute soltanto del 3,1%. La Germania, principale mercato europeo, a maggio cresce del 9,1% e nell’anno dell’1,7%, mentre per la Francia le vendite di auto aumentano dell’1,2%, con un pareggio da gennaio.
Nel Regno Unito le immatricolazioni calano del 4,6% a maggio, mentre la Spagna perde il 7,3%. In calo dell’1,2% le vendite di auto in Italia: «Restano molto lontani i tempi in cui rappresentava il secondo mercato europeo per dimensioni, ormai il nostro Paese si posiziona stabilmente al quarto posto, ma con una quota calante sul totale e un divario crescente dal mercato tedesco», sottolinea Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. Leggi l'articolo completo su
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