Moss, che ha ottenuto 16 vittorie su 66 Gran Premi disputati in Formula 1, è stato uno dei piloti più vincenti ma non ha mai potuto festeggiare il titolo iridato. Lo ha sfiorato il mondiale in più di un'occasione, classificandosi al secondo posto per quattro volte e terzo in tre campionati, guadagnandosi per questo motivo si era guadagnato il soprannome di 're senza corona'. Nella stagione 1956 e in alcune gare del 1957, Moss è stato alla guida di una Maserati 250F (la sua preferita, come amava ricordare), battuto solamente da Juan Manuel Fangio. Il titolo nel 1957 dell'argentino, tra l'altro, è arrivato proprio al volante di un'altra Maserati 250F, a conferma dell'affidabilità e della superiorità della vettura made in Modena. Con questo prototipo della MC20 'firmato' col nome di Stirling Moss, Maserati vuole ricordare uno dei protagonisti della storia del motorsport mondiale, interprete di alcune delle pagine più belle della storia sportiva della Casa del Tridente.
Nell'elenco delle Maserati guidate dal pilota britannico anche la Tipo 60 Birdcage, Tipo 61 e 300 S. E la scelta della MC20 è più che motivata, in quanto la Casa del Tridente, con questo inedito modello, vuole sottolineare la vocazione sportiva del proprio brand e soprattutto ritornare ad essere protagonista in pista, dopo l'ultimo mondiale vinto nel 2010 con un'altra straordinaria vettura, la MC12. La nuova MC20 rappresenta una importante fase per la Casa di Modena, non solo per il ritorno alle competizioni, ma anche perché sarà la prima vettura ad adottare un nuovo motore disegnato, sviluppato e prodotto interamente da Maserati.
Un'auto la MC20 che incarna al 100% i valori di Maserati in termini di eccellenza delle prestazioni, precisione di guida e contenuti innovativi, che da sempre caratterizzano tutti i modelli della Casa del Tridente. E che sarebbe certamente piaciuta a un 'grande' del volante come Stirling Moss. Leggi l'articolo completo su
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