Manley: «Focus Fca su attuazione del piano, solidità e indipendenza»

Mike Manley, nuovo ceo di Fca
TORINO - Sergio Marchionne «era un uomo unico e speciale, ci mancherà». Ha il «cuore spezzato» Mike Manley quando prende per la prima volta la parola per illustrare al mercato i conti di Fca. Sono passate poche ore dalla notizia «straziante» della morte di Sergio Marchionne e la voce del manager tradisce l’emozione: «Ho trascorso nove anni parlando con lui ogni giorni, è un momento triste», ricorda prima di chiedere agli analisti un minuto di silenzio per rendere omaggio al manager scomparso.


È un debutto difficile quello del nuovo amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles cresciuto all’ombra di Marchionne fino a prenderne il posto, sabato scorso, quando si era capito che le condizioni dell’italo-canadese erano irreversibili e che non sarebbe più tornato al lavoro. «Il rapporto tra noi - sottolinea - era basato sulla focalizzazione degli obiettivi e, cosa più importante di tutte, sul rispetto». Oltre che sulla «trasparenza», la stessa con cui ammette che il secondo trimestre 2018 «è stato difficile» per l’azienda proprio come «aveva detto Marchionne», di cui conferma gli impegni presi. Quello del «debito zero» e quello di avere le «condizioni per continuare a essere solidi e indipendenti».

«Possiamo avviare collaborazioni - osserva Manley - ma siamo focalizzati sull’indipendenza e sull’attuazione del piano». Le strategie, dunque, restano quelle illustrate da Marchionne a Balocco, meno di due mesi fa, l’ingegnere inglese al suo fianco in qualità di responsabile del marchio Jeep. Già allora Manley era uno dei candidati alla guida della casa automobilistica, ma era impensabile che avvenisse con questa velocità. E, soprattutto, a causa della morte di Marchionne. Leggi l'articolo completo su
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