Nella classe GTE Pro auto e piloti contano, ma l'impressione è che il Balance of Performance (BoP) conti di più. Almeno questo sembrano indicare gli altalenanti risultati della stagione finora. Quasi ad ogni correzione sono seguiti esiti differenti. Nella prova di Città del Messico, le Aston Martin sono state imbattibili, tanto che il britannico Darren Turner è stato catapultato in vetta alla classifica piloti, mentre i dominatori della parte iniziale della stagione – Davide Rigon e Sam Bird (Ferrari 488 di AF Corse) – sono scivolati addirittura al terzo posto, anche se ad una lunghezza dal secondo ed a quattro dalla prima posizione.
In teoria, sulla pista texana i motori turbo dovrebbero consentire sia alle Ferrari sia alle Ford GT di tornare a fare una gara di testa. L'aggiustamento del BoP, costringerà inoltre le Vantage a correre con il diametro dei restrittori ridotto di 0,4 millimetri e portato a 29,4. Sui pesi, i commissari non sono intervenuti e le Vantage restano tra i 40 e gli 85 chilogrammi più leggere rispetto alle rivali. Sembra scontato che ci saranno ulteriori correzioni fino alla fine e sarà probabilmente necessaria una revisione del sistema che non consenta “alchimie” strategiche e “cosmesi” prestazionali a seconda del calendario.
Con la Ferrari F458 Italia e François Perrodo, Emmanuel Collard e Rui Aguas, AF Corse comanda la classifica nel GTE Am. Il margine del terzetto è di 35 punti sulla coppia dell'Abu Dhabi Proton Racing con la Porsche 911 RSR: Khaled Al Qubaisi e David Heinemeier Hansson sono reduci da pole e successo in Messico. In questa classe, la FIA ha aggiornato il BoP della Corvette C7 del team francese Larbre Competition (la metà dei punti della prima della classe), consentendo una limatura di 10 chilogrammi del peso della vettura (1.238 kg).
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