Per gli addetti ai lavori è stata una delle Mostre più riuscite per quantità, qualità e respiro internazionale delle opere (circa 180 proiezioni tra film in concorso, documentari, corti, rivisitazioni di storici capolavori restaurati) e dei protagonisti che hanno popolato il Red Carpet, raggiunto a bordo di autentiche regine della strada come le Lexus, vetture ufficiali del Concorso. Un’edizione ricca e spumeggiante, in grado persino – a parere di molti – di mettere in ombra il Festival di Cannes che a maggio ha suscitato più perplessità che consensi, nobilitata da un parterre di ospiti e “celebrities” semplicemente sontuoso.
Sul tappeto rosso si sono infatti alternate autentiche leggende come i Leoni d’Oro alla carriera Robert Redford e Jane Fonda, dal fascino inossidabile al pari di Donald Sutherland ed Helen Mirren, struggenti e pimpanti protagonisti del primo film “americano” di Paolo Virzì. Mentre Claudia Cardinale, Susan Sarandon, Charlotte Rampling premiata come migliore attrice, George Clooney e la presidente della Giuria Annette Benning hanno ribadito, semmai qualcuno ne dubitasse, che la classe e lo charme non conoscono età. I mostri sacri, come la “meglio gioventù” dell’attuale cinema italiano e i numerosi protagonisti internazionali presenti al Lido, hanno raggiunto il “tappeto magico” a bordo delle raffinate vetture firmate da un’altra eccellenza, questa volta giapponese e per questo attenta all’eleganza discreta e al lusso sussurrato più che al glamour esibito tipico degli eventi legati allo show business.
I 40 shuttle della Lexus erano infatti gli unici – a parte i veicoli delle Forze dell’Ordine – autorizzati a circolare nel blindatissimo “chilometro d’oro”, il tratto su cui affacciato tutte le principali location della rassegna. Un via vai continuo tra l’Hotel Excelsior, dove storicamente alloggiano i divi, e il Red Carpet, un andirivieni silenzioso e simbolicamente rispettoso della fragilità ecologica della città lagunare.
Lexus è infatti l’unico marchio a offrire in versione ibrida l’intera gamma, e la relativa brevità del percorso ha consentito alle auto giapponesi – tra le quali si sono mostrate in anteprima l’inedita coupé LC Luxury e la nuova generazione dell’ammiraglia LS – di ricorrere al solo motore elettrico, senza rumore e con zero emissioni.
Per la prima volta a Venezia come main sponsor della manifestazione, il brand di lusso del gruppo Toyota consolida la propria familiarità con il mondo del cinema, imperniata sulla serie “Lexus Short Films” realizzata dal 2013 in collaborazione con la casa di produzione indipendente americana “The Weinstein Company”. Un’iniziativa che a consentito a numerosi aspiranti registi e sceneggiatori di realizzare i propri progetti nel quadro di quella che il co-chairman della società, Harvey Weinstein, definisce «una partnership fantastica per aiutare a scoprire giovani filmaker e al tempo stesso dare risalto al formato dei cortometraggi».
Lo scorso anno quattro corti co-prodotti da Lexus sono stati proposti in ‘anteprima mondiale nel corso di altrettante manifestazioni internazionali del settore: il Tokyo Short Film Festival e il Sidney Film Festival in giugno, il London’s Raindance Film Festival in settembre e il Napa Valley Film Festival in novembre.
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