A condurre è sempre la TS050 numero 6 di Sarrazin/Conway/Kobayashi che precede di soli 12 secondi di Buemi/Davidson/Nakajima e di 26 secondi l’unica 919 Hybrid in grado di puntare alla vittoria dopo che la numero 1 di Bernhard/Hartley/Webber è stata costretta ad una lunghissima sosta per problemi all’impianto di raffreddamento del motore. Le concorrenti giapponesi invece sembrano inarrestabili e, grazie ad una strategia che le consente di praticare stint più lunghi anche di 3-4 giri, sta dominando la gara senza però riuscire mai a dare il colpo di grazia alla concorrente più pericolosa.
L’unica Audi in grado di puntare alla vittoria è infatti a 2 giri ed è quella numero 8 di Di Grassi/Duval/Jarvis mentre la numero 8, quella con l’equipaggi più titolato (Fassler/Lotterer/Treluyer, tre vittorie) è a 12 giri per colpa della sostituzione del turbocompressore del diesel V6. E la notte ha fatto più di una vittima in tutte le categoria, sia per problemi meccanici sia per incidenti, tutti per fortuna senza conseguenze. Nella LMP2 è la Alpine Signatech motorizzata Nissan di Menezes/Richelmi/Lapierre a fare l’andatura.
Nella GTE-Pro invece sono i “vecchi” Fisichella/Vilander/Malucelli a mantenere alta la bandiera della Ferrari di fronte alle due Ford GT che la inseguono. Quelle che dovevano puntare alla vittoria guidate da Rigon/Bird/Bertolini e da Bruni/Calado/Guidi si sono dovute ritirare. E sono le anziane 458 a preservare l’onore anche nella GTE-Am con ben quattro 458 nei primi 5 posti, impensierite solo da un paio di Porsche 911 RSR. Mentre a Le Mans si fa chiaro, ci sono ancora 8 ore di gara per decidere chi per primo taglierà il traguardo alle 15 di oggi.
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