«Fin qui le abbiamo vendute tutte sulla fiducia - racconta con orgoglio Domenicali -, perché le vetture da prova stanno arrivando in questi giorni nei concessionari. Abbiamo creduto in un progetto che non a tutti piaceva - spiega -, lo abbiamo sviluppato nei tempi previsti, e soprattutto siamo rimasti al di sotto dei costi stimati». Coniugare le tipiche linee filanti delle Lambo con un 4 porte dal motore possente non era in effetti impresa facile, ma il traffico capitolino che ammutolisce al passaggio del supersuv dà la dimensione del successo.
«È una macchina da famiglia, per tutti i giorni», si spinge a dire Domenicali, a dispetto dei 650 cavalli che scalpitano prepotenti già da fermo. E il futuro? Il dna del Toro non cambia, assicura il numero uno di Sant’Agata: «Continueremo sempre a costruire macchine supersportive - dice -, e un ibrido è nei piani. Ma - tranquillizza - stiamo già studiando: dovrà “suonare” come le Lambo di sempre, nel rispetto dell’ambiente». Leggi l'articolo completo su
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