Come riporta Automotive News Europe, tra le cause della situazione negativa per il Gruppo, ci sono il rallentamento delle vendite in Cina e l'effetto negativo della crisi dei diesel sul mix dei due brand. JLR ha perso 354 milioni di sterline (393 milioni di euro) tra aprile e settembre 2018 ed ha fatto registrare un calo delle immatricolazioni globali nello scorso anno di 4,6%, chiudendo a poco meno di 600mila unità, contro una previsione di 1 milione di vendite/anno entro la fine del decennio. I tagli dei dipendenti interesseranno circa il 10% della forza lavoro dell'azienda, e non toccheranno gli operai e le altre figure interessate direttamente alla produzione.
Riguarderanno per lo più lavoratori in Gran Bretagna, tra cui dirigenti, supervisori, ingegneri e progettisti. JLR ha anche detto che inizierà a produrre unità di propulsione elettrica presso la sua fabbrica motori di Wolverhampton in Inghilterra e creerà una nuova linea di fabbricazione di batterie ad Hams Hall (vicino a Birmingham) per accompagnare lo sviluppo di modelli ecologici. Per contro l'azienda ha potenziato la sua capacità produttiva con nuovi stabilimenti in Cina e in Slovacchia In particolare quest'ultima fabbrica - che può arrivare a 150.000 veicoli/anno - sarà sede della linea per la Discovery, in modo da lasciare spazio a Birmingham per i futuri modelli elettrici, e ospiterà anche la nuova generazione della Defender. Leggi l'articolo completo su
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