Per la sindaca Chiara Appendino nel progetto per la sperimentazione dell'auto a guida autonoma «si raccolgono le potenzialità e il know how del nostro territorio. È un'occasione unica - aggiunge - che può permettere al territorio e alle sue aziende di costruire una filiera che porterà grandi ricadute economiche, sociali e di mobilità. È una sfida - sottolinea - che si vince insieme e possiamo essere da esempio per lo sviluppo di questo settore». Sul piano pratico, spiega l'assessore all'Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano, «le case automobilistiche ci diranno quali sono i parametri per il testing e noi dovremo condividere le infrastrutture sensoristiche e i dati di traffico». Il protocollo è aperto all'ingresso di altri partner, aggiunge la Pisano, sottolineando che si tratta di un progetto che «valorizza le nostre infrastrutture tecnologiche, crea un nuovo modello di mobilità e un indotto nuovo. Come 200 anni fa si era creata la filiera dell'auto, oggi Torino può provare a ripetere quel “miracolo” sviluppando un settore in crescita esponenziale e che può cambiare il nostro modo di vivere».
Open Fiber partecipa alla sperimentazione sulla guida autonoma e connessa, mettendo a disposizione della città di Torino la sua infrastruttura di rete a banda ultra larga. Tra i firmatari dell'intesa col Comune di Torino c'è anche l'azienda che arricchisce così il suo impegno verso l'innovazione tecnologica. Open Fiber, del resto, è già al lavoro nella realizzazione d'una rete in fibra ottica ultraveloce su tutto il territorio nazionale e nella sperimentazione del 5G nelle città di Prato e L'Aquila. Leggi l'articolo completo su
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