BURIRAM - A tre gran premi dalla fine di una delle stagioni più appassionanti degli ultimi anni, la tappa thailandese ha riaperto il Mondiale MotoGP, con Francesco Bagnaia ora a -2 punti da Fabio Quartararo, leader della classifica piloti. Sulla pista inondata da un acquazzone monsonico, ha vinto lo specialista del bagnato Miguel Oliveira (KTM, dall’anno prossimo all’Aprilia). Sul podio anche le Ducati ufficiali di Jack Miller e Bagnaia. Un terzo posto che «vale quanto una vittoria» ha riconosciuto il pilota torinese, soprattutto grazie alla giornata disastrosa che ha travolto Quartararo e la sua Yamaha. Il francese, partito quarto, dopo poche curve è sprofondato in fondo allo schieramento e lì è rimasto, fino a tagliare il traguardo 17/o, peggior piazzamento della stagione se si escludono i due ritiri. Che non abbia mai amato l’acqua è noto ed in Thailandia l’ha dimostrato una volta di più, guidando come se fosse sulle uova. Il «Diablo», nervoso e frustrato per il risultato, ha disertato la zona mista, a dimostrazione di quanto l’esito della gara ‘abbia deluso.
Al suo posto ha parlato Mario Meregalli, team director Yamaha: «Analizzeremo i dati e cercheremo di capire.
Lo spagnolo dell’Aprilia - per il tiolo c’è anche lui, visto che è a -20 da Quartararo - ha dovuto fare i conti con una penalità dopo un contatto mentre effettuava un sorpasso. Oltre 4 secondi persi nel long-lap non gli hanno permesso di andare oltre l’11/o posto. «Avevo un buon passo e sono riuscito a recuperare molte posizioni. Poi c’è stato il contatto con Brad (Binder, ndr) che, personalmente, ritengo una normale situazione di gara visto che nel rettilineo ero già affiancato e all’interno. Questo mi è costato un long-lap eterno, ho poi continuato a spingere ma non si poteva fare meglio di così».
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