Una Q3 sul circuito di Città del Messico che esalta le Red Bull e i suoi piloti e fa sorridere Hamilton a cui domani basterà un settimo posto per agguantare il quinto titolo mondiale diventando insieme a Juan Manuel Fangio il secondo pilota più titolato della storia del Circus, dietro solo al sette volte iridato Michael Schumacher. «Sono comunque contento - assicura il leader della classifica - onestamente ieri eravamo molto più dietro e non ci aspettavamo di essere così vicini alla Red Bull, sono contento per Daniel (Ricciardo, ndr) e il terzo posto non è male. Domani lotterò per guadagnare una posizione ma sono consapevole d'avere due tori li davanti».
Non può invece sorridere Vettel, solo quarto dopo aver assaporato per un pò anche la pole e che domani potrebbe molto probabilmente assistere alla festa della Mercedes con il rivale Hamilton ad un passo ormai dal trionfo. «Nelle curve loro hanno fatto la differenza - afferma il tedesco della Ferrari al termine della qualifiche - ma sono abbastanza contento della mia prestazione. È stata una buona sessione e la macchina andava molto bene. Sapevo - conclude Vettel - di dover fare di più perchè le Red Bull sono molto veloci. Vediamo domani, ma tutto sarà deciso dalle gomme».
Ma in tanto in Red Bull a partire da Ricciardo si stappano le bottiglie per una prima fila che mancava da molto tempo: «Sapevo di avere il potenziale e sapevo che mettendo insieme il giro perfetto si poteva fare la pole - racconta il pilota australiano che il prossimo anno andrà a correre in Renault - Non ero convinto di aver fatto un giro pulito, ma poi ho capito e mi sono rilassato. Sono assolutamente esaltato, pensavo la pole fosse di Max (Verstappen, ndr) ma sono riuscito a spuntarla per un soffio, è bellissimo per il team». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it