Con la Vizzion Volkswagen propone un concept di filante berlina elettrica lunga più di 5 metri a guida autonoma (non c’è neppure il volante), quarto membro della famiglia I.D, manifesto della strategia di Wolfsburg che tra il 2020 e il 2025 intende portare sul mercato più di venti modelli a batterie. Mentre il giovane (è nato nel 2016) marchio cinese Lvchi Auto presenta Venere, limousine elettrica ad alte prestazioni sviluppata con l’Idea Institute di Torino, che si occuperà anche di produrla per portarla sul mercato nel 2019.
Sono solo alcuni esempi di ciò che si potrà ammirare dall’8 al 18 marzo nella festosa e razionale cornice del Palexpo, aperto al pubblico per dieci ore al giorno (10-20 dal lunedì al venerdì, 9-19 nei fine settimana), che con le dimensioni a misura d’uomo e i padiglioni raggiungibili a piedi in pochi minuti dall’aeroporto internazionale e dalla stazione ferroviaria giustifica il favore di cui gode tra gli addetti ai lavori e gli appassionati. Immune dal gigantismo che affligge altre manifestazioni analoghe, il salone è accessibile anche dal punto di vista economico: 16 franchi il biglietto intero, 9 il ridotto per ragazzi (6-16 anni) e pensionati, 11 a testa per chi viaggia in un gruppo di almeno 20 persone. E dopo le 16 l’ingresso costa la metà.
Prima dell’inaugurazione ufficiale sono in programma le due giornate stampa, a loro volta precedute dalla proclamazione dell’«Auto dell’anno», scelta domani tra le 7 aspiranti regine: Alfa Romeo Stelvio, Audi A8, Bmw Serie 5, Citroën C3 Aircross, Kia Stinger, Seat Ibiza e Volvo XC40.
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