«Il progetto della nostra batteria è piuttosto complesso. Sono state fatte verifiche in passato, prima e durante la stagione e di comune accordo con la Federazione internazionale sono stati aggiunti sensori per andare ancora più incontro a loro, dopo che qualcuno aveva fatto delle illazioni e quindi per fare controlli ulteriori. Questo non ci ha fatto perdere in performance. Detto ciò, c'è un discorso importante da fare: questo progetto è complesso, ma è una proprietà intellettuale della Ferrari. Se oggi tutto il paddock sa che la FIA ci ha fatto una richiesta, e di comune accordo abbiamo accettato di mettere il secondo sensore, mi auguro -ha concluso il team principal della Ferrari- che un domani un progetto nostro non venga conosciuto da tutto il paddock. Perché quello sarebbe grave». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it