Come si nota dalle prime immagini della Mondeo-Fusion Hybrid Autonomous Drive, le più importanti novità a livello di hardware riguardano i sensori LiDar per scansione lasera collocati sul tetto, ora più piccoli e inseriti - con una soluzione molto efficace ed elegante - nello spessore di speciali mancorrenti stile wagon. Anche gli altri sensori sono stati rivisti e migliorati, e la loro capacità di acquisizione dei dati è stata incrementata, tanto da permettere di ridurne il numero pur aumentandone la “potenza”. Videocamere, radar e sensori LiDar dialogano ora con un sistema ulteriormente sviluppato, in cui algoritmi e software di sistema - che lavorano anche analizzando più precise mappe 3D - sono anche in grado di gestire l’autoapprendimento del veicolo a guida autonoma. «Queste più recenti auto di prova - ha dichiarato Chris Brewer, ingegnere capo del programma di sviluppo guida autonoma di Ford - hanno componenti elettrici ed elettronici più vicini a quello che sarà il veicolo pronto per entrare in produzione.
E la nuova tecnologia dei sensori, assieme al loro posizionamento, permette all’automobile di vedere meglio ciò che è intorno ad essa». Anche se le Ford a guida totalmente autonoma continueranno a disporre di volante e pedali, la Casa dell’Ovale Blu ha annunciato che nel 2021 saranno disponibili le prime auto “senza guidatore”, che entreranno in servizio nel car sharing e che - lo aveva dichiarato in agosto al Detroit News Raj Nair, CTO e responsabile delle sviluppo globale di Ford - «saranno la soluzione ideale ai problemi di mobilità degli anziani e dei diversamente abili».
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