Prevedono la disposizione dei cilindri in linea con una configurazione di tipo modulare. Entrambi i motori, infatti, dispongono una cilindrata unitaria di 333 cc. Questa soluzione permette di abbassare notevolmente i costi industriali di produzione grazie all'ottimizzazione delle componenti condivise tra le due architetture. Bassi consumi e coppia elevata a un numero di giri relativamente contenuto sono i principali assi sia del ''mille'' sia del ''milletre''. Il primo di 999 cc eroga 77 cv e dispone di 107 Nm a 3.250 giri. Il secondo di 1.332 cc ha una potenza massima di 109 cv ed eroga un picco di 139 Nm a 3.500 giri. Entrambi sono progettati per soddisfare i requisiti di durata minima di 240.000 km. Sono realizzati in un'area dello stabilimento che occupa 22.000 metri quadrati e dispone di 186 robot: la capacità produttiva è flessibile, con un livello massimo di 400.000 propulsori l'anno.
Leggo.it