PINZOLO - «Quello di Purosangue è stato il progetto più complesso mai affrontato. Realizzare per la prima volta una Ferrari a quattro porte è stata una sfida non indifferente. Raggiungere un punto così alto sia in performance che in comfort è stato un lavoro di squadra. Per la prima volta non siamo partiti da una vettura esistente per ridisegnarla e migliorarla, ma abbiamo iniziato da un foglio bianco. Ogni dettaglio è stato frutto di studio». Lo ha spiegato Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile della Ferrari, parlando del progetto Purosangue, la prima Ferrari alta da terra, con quattro porte e con quattro veri sedili. «In generale realizzare la Ferrari che non c’era, con caratteristiche di architettura totalmente diverse, è stato un lavoro molto complesso. Volevamo creare - ha sottolineato Manzoni - uno spazio interno estremamente ampio, lavorare sulla versatilità di utilizzo del prodotto e anche sull’accessibilità. Abbiamo quindi pensato di concepire la macchina come se fosse una berlinetta con una forma molto scultorea ma nello stesso tempo snella e dinamica.
Una vera auto sportiva, dalle linee completamente innovative e fuori dagli schemi che ha richiesto uno sforzo notevole anche dal punto di vista produttivo: circa l’80% dei componenti sono completamente nuovi.
«I rapporti - ha spiegato Virgolin - sono gli stessi della SF90 Stradale e della 296 GTB; nonostante la taglia di pneumatici più grande, ciò consente alla Ferrari Purosangue di avere rapporti mediamente più corti rispetto alle precedenti quattro posti del marchio, oltre a una progressione più uniforme». Per garantire la massima aderenza in ogni condizione di guida e su ogni superficie, gli ingegneri della Ferrari hanno introdotto le sospensioni attive, Active Suspension Technology. «Le funzionalità principali di questo sistema - ha osservato Jacopo Canestri, responsabile dinamica veicolo Ferrari Purosangue - sono essenzialmente tre: il body control si occupa di gestire tutto ciò che riguarda l’assetto della vettura (rollio, beccheggio e altezza); il secondo è l’elastic balance che consente di gestire la rigidezza al rollio spostandola da un’assale all’altro garantendo aderenza e divertimento di guida in tutte le condizioni. Il terzo è l’active damping per garantire il comfort». Canestri ha poi aggiunto che Purosangue è equipaggiata con il nuovo ABS evo introdotto già su 296 GTB ma che su quest’ auto è stato sviluppato anche per la gestione dei fondi stradali a bassa aderenza ed in tutte le posizioni del manettino.
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