Arrivabene, che annuncia la presentazione della Ferrari il prossimo 15 febbraio, cerca di spronare Vettel a dare di più («Deve ancora esprimersi al meglio il Ferrari. Sono certo lo farà l’anno prossimo») e vuole «proteggere» Leclerc dalla possibilità di «bruciarsi» («Deve pensare alla prossima stagione come un anno di apprendistato»). Proprio il nuovo pilota della Rossa riceve uno dei Caschi d’Oro Speciale F.1., riconoscimento andato anche a Giovinazzi, che il prossimo anno farà segnare il tanto atteso ritorno di un pilota italiano in Formula Uno alla guida di una Alfa Romeo Sauber, e Simone Resta, neo dt proprio della scuderia elvetica.
Ad aggiudicarsi i «Caschi d’Oro Iridati», la più significativa onorificenza, sono invece Lewis Hamilton (assente alla cerimonia, è stato premiato ad Abu Dhabi), la Mercedes, Gabriele Tarquini, campione del mondo Wtcr, e la Toyota campione del mondo di Rally. Tra gli altri, vengono premiati dal direttore di Autosprint, Andrea Cordovani e dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, il campione europeo della Montagna Christian Merli («Casco d’Oro tricolore» per lui), l’undici volte campione italiano di Rally Paolo Andreucci («Casco d’Oro Speciale»), oltre ad alcuni campioni del passato come Gerhard Berger, Jean Alesi, Bruno Giacomelli, Arturo Merzario, Giampaolo Dallara, Stefano Domenicali, ai quali è stato assegnato il «Casco d’Oro Legend». Leggi l'articolo completo su
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