In parata poi sono scese sul tracciato toscano ben 70 vetture, come gli anni della Casa di Maranello, compresa la 125 S, la prima Ferrari mai costruita. A chiudere la festa i paracadutisti del “Gruppo Sportivo Carabinieri” che sono atterrati in pista con la bandiera tricolore e il Cavallino Rampante in giallo simbolo della casa automobilistica. Alla giornata ha partecipato anche il presidente Sergio Marchionne che si è intrattenuto con i clienti Ferrari, premiato Fabio Leimer, campione del mondo nel Trofeo Pirelli e salutato il pubblico accorso in massa sugli spalti per abbracciare idealmente la scuderia più amata nel mondo.
La giornata ha visto scendere in pista anche le Formula 1 Clienti e le vetture del programma XX, macchine-laboratorio non omologate all’utilizzo su strada e prodotte in numero limitatissimo derivanti dall’esperienza nel Mondiale di F1 e nelle competizioni GT. L’ultima nata, la “FXX-K EVO da 1050 cavalli e 6262 cm3 di cilindrata, è stata presentata ieri sera nel corso della serata di gala alla Stazione Leopolda di Firenze. Parlando di gare finali, Fiabio Leimer è il campione del mondo nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. La gara che si è svolta all’autodromo del Mugello dove erano in svolgimento le Finali Mondiali della Casa di Maranello, ha visto sul podio insieme al pilota svizzero, il tedesco Bjorn Grossmann e il britannico Sam Smeeth. Partito dalla pole position, Leimer ha resistito nelle prime battute di gara agli attacchi di Grossmann, riuscendo successivamente a prendere un margine di oltre 3” che gli ha permesso di gestire l’ultima parte di gara.
Nella classe “Coppa Shell” si è laureato campione del mondo Johnny Laursen. Il pilota danese, scattato dalla 2/a posizione in griglia, è riuscito a infilare alla prima curva subito dopo il via il francese Henry Hassid partito dalla pole position. I due piloti hanno lottato in modo duro, ma estremamente corretto fino alla bandiera a scacchi. A fianco di Laursen e Hassid è salita sul gradino più basso del podio la “lady” del Liechtenstein, Fabienne Wohlwend. Infine nella classe 458, la vettura che con questa gara ha chiuso la sua attività sportiva in pista, si è laureato campione del mondo Joseph Rubbo. Il pilota statunitense, già campione di categoria nel campionato del Nord America, è salito sul gradino più alto del podio, affiancato dall’australiano Martin Berry e dal turco Galip Atar, rispettivamente 2/o e 3/o sotto la bandiera a scacchi. Leggi l'articolo completo su
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