Una nuova promozione potrebbe venir decisa, chiarisce, se i margini ebitda di Fca crescessero sopra il 10%, se il flusso di cassa operativo post investimenti (focf) sul debito fosse sopra il 25%, e se il “fund from operation” sul debito fosse sopra il 60%. La “questione” con il Dipartimento di Giustizia Usa per la presunta violazione delle emissioni diesel dovrebbe poi venir risolta prima di un nuovo upgrade del rating. Benché l’agenzia di valutazione ritenga che le possibili sanzioni Usa possano essere il principale fattore di rischio per Fca, S&P non ne ha tenuto conto nel proprio scenario di base.
Allo stesso modo l’agenzia di rating non ha conteggiato la potenziale cessione della componentistica o di altri business. L’outlook positivo riflette invece la possibilità di un nuovo “upgrade” in caso di ulteriori miglioramenti della redditività e della generazione di cassa. Se la multa del Dipartimento di Giustizia Usa fosse superiore ai 2 miliardi di dollari, spiega anche S&P, l’outlook sul rating assegnato alla società verrebbe ridotto a stabile, come se ci fosse un deterioramento dei margini ebitda sotto l’8% o del cash flow a causa di una situazione più debole del previsto nel mercato auto Usa. Leggi l'articolo completo su
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