Gli obiettivi a livello didattico, formativo, di ricerca e di innovazione sono focalizzati non solo sulle nuove sfide tecnologiche nel settore automotive, come elettrificazione mobilità, guida autonoma, fabbrica digitale ed ecologica, ma anche su possibili iniziative di sviluppo del profilo internazionale della didattica. Nel periodo 2014-2018 gli studenti del corso di laurea di Ingegneria dell’Autoveicolo sono raddoppiati sui due livelli (Laurea di I livello e Laurea magistrale), passando da 621 a 1.275, con un totale di 4.600 studenti immatricolati dall’istituzione nel 1999. Positivo il bilancio sulla ricaduta occupazionale: a un anno dalla laurea, risulta occupato il 96% circa dei neolaureati magistrali. Il 30% dell’attività didattica è stata erogata da manager e professionisti di Fca. L’accordo ha favorito, nel quadriennio scorso, la firma di cinque accordi tra il Politecnico e prestigiose università negli Stati Uniti e in Canada, tra le quali l’Università of Windsor con la quale è attivo un percorso di laurea internazionale sempre nell’ambito dell’Ingegneria dell’Autoveicolo.
«Il rinnovo di questo accordo - commenta Elkann - conferma il nostro impegno nato quasi vent’anni fa per rafforzare il legame tra l’accademia e l’industria automotive: continuiamo a sostenere le eccellenze del Politecnico di Torino non solo per rendere più efficienti e funzionali le automobili di oggi, ma anche per immaginare insieme come ci muoveremo domani. La nostra collaborazione, che vede aumentare da quest’anno le università internazionali coinvolte, sarà fondamentale proprio per questa sfida: sviluppare i saperi e la cultura dell’innovazione necessari per competere sui mercati mondiali anche in futuro». «Oggi il mondo dell’automotive è profondamente cambiato e richiede competenze sempre più multidisciplinari. Il rinnovo dell’accordo con Fca conferma un rapporto di partnership ormai consolidato», aggiunge Saracco. Leggi l'articolo completo su
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