Da Fca non commentano questa indiscrezione di stampa, che sarebbe stata confermata dal ministero francese. Oggetto degli incontri le garanzie chieste dal governo d’Oltralpe a Fca. Lo Stato francese è azionista al 15% del Gruppo Renault. Venerdì Le Maire aveva parlato della possibile fusione come di ‘una reale opportunità per l’industria automobilistica francesè, sottolineando che ‘lo Stato vigilerà sul rigoroso rispetto delle condizionì fissate. E in particolare, aveva detto che ‘lo Stato vigilerà sul rigoroso rispetto di quattro condizioni: il rispetto dell’alleanza Nissan-Renault, il preservare siti industriali e forza lavoro, governance equilibrata e la partecipazione del futuro gruppo ai progetti europei sul fronte delle batterie elettrichè. A queste richieste, nel fine settimana, secondo la Reuters, se ne sarebbero aggiunte altre: la sede operativa in Francia della nuova società controllata al 50-50 dai soci di Fca e di Renault, la garanzia del mantenimento degli attuali livelli occupazionali per quattro anni e non solo due, un consigliere nel cda per il governo di Parigi e un dividendo straordinario per i soci di Renault. Nei giorni scorsi fonti vicine a Fca avevano fatto sapere che le condizioni finanziarie della proposta di Fca a Renault non erano negoziabili e di fronte a queste nuove richieste le stesse fonti indicano che non c’è ancora nulla di definitivo. Leggi l'articolo completo su
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