Fca-Psa, per S&P fusione potrà portare a risparmi più alti di quanto previsto

i loghi dei due gruppi
 MILANO - «Continuiamo a credere che la progettata fusione» di Fiat Chrysler Automobiles con Psa «ha le potenzialità per raggiungere risparmi sui costi più alti di quelli che sono stati condivisi con il mercato e che la nuova società che nascerà dalla fusione sarà un attore rilevante sul mercato auto mondiale sempre più regionalizzato». È quanto si legge in un report di S&P sul settore auto globale. L’agenzia di rating usa l’esempio di Fca per spiegare perchè, anche in questa fase di turbolenze per il comparto, è stato confermato il rating «BB» con creditwatch con implicazioni positive sul gruppo automobilistico italo-statunitense.


«Anche prima della pandemia, il trend era verso un indebolimento creditizio dell’industria mondiale dell’ auto a causa di una minore redditività e di un cash flow più basso», indica S&P, spiegando che «molte aziende del settore automotive sono entrate nella fase di crisi dell’economia in una posizione abbastanza debole». Alla luce della diversa struttura dei costi e della diversa flessibilità, alcune usciranno dalla crisi più rapidamente, mentre altre dovranno «superare la loro debolezza attraverso partnership o fusioni». E questo, per S&P, è il caso di Fca che grazie alla progettata fusione con Psa può mantenere il suo rating. Leggi l'articolo completo su
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