«Nonostante le enormi sfide che sono emerse a causa dell’emergenza Covid-19, posso confermare che il lavoro svolto dai nostri team per portare a termine la fusione è proseguito a ritmo sostenuto», spiega Elkann. «L’accordo con Psa - sottolinea - è stato il culmine di un anno di attività intense, mirate a trasformare le parole in fatti. Sono anche particolarmente felice che questa fusione segni l’unione con Peugeot, anch’essa una famiglia che vanta più di un secolo di impegno e successi straordinari in questo settore. L’unione tra Fca e Psa si basa sulla creazione di un innovativo modello di business, con le dimensioni per generare enormi efficienze e unire le competenze necessarie allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia».
Elkann parla degli importanti traguardi raggiunti nel 2019 e dice che il Covid ha insegnato che «non si sa mai cosa ci riserva il futuro». «Quello che possiamo fare è assicurarci di essere sempre quanto più forti possibile in ogni area di attività, in modo da essere pronti in qualsiasi momento ad affrontare le sfide che ci attendono. I risultati del 2019 hanno rafforzato fondamenta già solide e ci hanno aiutato a gestire questa emergenza con fiducia, flessibilità. Anche l’amministratore delegato Mike Manley. è convinto del valore della fusione con Psa perché »creerá il quarto costruttore automobilistico mondiale per volumi. Insieme avremo una dimensione globale più equilibrata e redditizia con margini tra i più alti nei nostri mercati chiave, Europa, Nord America e America Latina. Avremo anche l’opportunità di rimodellare la strategia in altre regioni».
Manley spiegagli azionisti che la maggior parte degli stabilimenti è ripartita così come gran parte della rete dei rivenditori «La nostra riapertura non è stato un semplice interruttore on/off, ma un processo graduale e responsabile con la sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sempre al centro». Leggi l'articolo completo su
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