I gruppi cinesi - fanno notare i commentatori del sito - sono «oggetto di pressioni governative per espandersi fuori dalla Cina» ed il gruppo guidato da Sergio Marchionne «potrebbe essere l’obiettivo giusto». Non è chiaro, secondo Automotive News, quale gruppo cinese sia interessato a Fca, dal momento che «diverse fonti ne hanno indicati differenti: Dongfeng Motor (già socio di Peugeot-Citroen, ndr), Great Wall, Zhejiang Geely Holding Group e l’attuale alleato di Fca in Cina Guangzhou Automobile Group». Non si capisce inoltre «quali di questi potrebbe avere successo» nel tentativo di acquisizione dell’ex-Lingotto. Secondo il sito «sorprendentemente né Fca né i quattro costruttori cinesi parlano», ma - si fa notare - «se l’operazione procede il marchio Jeep, quintessenza dell’auto Usa, una volta posseduto dai tedeschi (di Daimler, ndr) e recentemente passato nelle mani italo-olandesi (di Exor, ndr) potrebbe diventare cinese».
In ogni caso, secondo un’ulteriore fonte citata da Automotive News, «qualsiasi cessione potrebbe riguardare i profittevoli marchi Jeep e Ram, così come Chrysler, Dodge e Fiat, ma escluderebbe Maserati e Alfa Romeo», che «verrebbero scorporati come è stato fatto con Ferrari, per massimizzare il profitto di Exor». Secondo Automotive News «la rete globale e i prodotti di Fca, specialmente a marchio Jeep e Ram, presentano i requisiti fissati dal Governo Cinese per acquisizioni attrattive» e aggredire il mercato Usa dopo aver superato con fatica negli ultimi anni quello che veniva definito come un “quality gap” (divario qualitativo, ndr) a loro svantaggio.
Corre il titolo di Fca a Piazza Affari, dove ha toccato un +7,64% a 10,57 euro dopo le indiscrezioni del sito Automotive News sul possibile interesse del gruppo automobilistico cinese Great Wall.
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