Quello di Fca può essere il primo tassello per fare di Torino il centro di un piano per l’auto elettrica, sostiene il presidente dell’Amma, Giorgio Marsiaj. Anche per Gros-Pietro il capoluogo piemontese ha tutte le carte in regola per diventare protagonista della rivoluzione tecnologica del settore auto. Agli imprenditori Marsiaj chiede «coesione e un piano d’azione, una reale condivisione di intenti», al governo «non regali, ma un piano dell’ auto perché non bastano gli investimenti delle aziende, il territorio deve essere attrattivo». Marsiaj è convinto che Torino possa farcela e possa guardare con fiducia al proprio futuro industriale, ma «serve più collaborazione per superare lo smarrimento». Condivide Boccia; «Si apre la stagione della corresponsabilità. In un momento delicato della vita del Paese le parti sociali si compattano, non si dividono, fanno uno sforzo per offrire una visione del Paese. »Non chiediamo scambi con la politica, ma una visione del futuro e un paese competitivo«, afferma il leader di Confindustria. Racconta la storia centenaria dell’associazione il volume »Amma 100. L’evoluzione dell’industria«, edito dall’Ansa, la cui introduzione è firmata da Giuseppe Berta dell’Università Bocconi di Milano. Leggi l'articolo completo su
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