Da Detroit non sono attesi grandi annunci, ma dovrebbero essere resi noti la data e il luogo dell’Investor Day, previsto tra maggio e giugno, nel quale Fca illustrerà il nuovo piano industriale fino al 2022. Marchionne è concentrato sugli obiettivi da raggiungere, ma è possibile che stia progettando qualche grande operazione da portare a termine nell’ultimo anno di mandato: negli ultimi tempi si è parlato di un possibile accordo con la coreana Hyundai e resta l’opzione General Motors. Il grande deal non è però l’unico tema. Tra le partite aperte c’è lo scorporo di Magneti Marelli e di Comau, l’altra controllata della componentistica. Gli analisti scommettono anche su Jeep, brand - ricorda Morgan Stanley - che rappresenta circa il 90% del valore delle azioni Fca.
L’obiettivo di superare i 2 milioni di veicoli («raggiungibile, se non probabile») porterebbe il brand a pesare per il 53% dei ricavi e il 68% dei profitti operativi nel 2018. Secondo Morgan Stanley, Jeep e Ram “nascondono” un valore superiore a 22 euro per azione e il 2018 potrebbe essere l’anno giusto per liberarlo a beneficio di tutti gli azionisti Fca. Per quanto riguarda un eventuale scorporo «il management non ha rivelato alcuna intenzione o piano per separare le attività di Jeep dal resto del gruppo» ma, ricorda Morgan Stanley, Marchionne ha detto che sia Jeep che Ram potrebbero «esistere come una entità autonoma fuori da Fca come Ferrari». Leggi l'articolo completo su
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