In più il manager ha detto che «Non abbiamo particolare bisogno di investitori cinesi, ma “restiamo aperti”». Riguardo al mercato nella Repubblica Popolare, Marchionne ha spiegato che «continueremo a lavorare con le autorità cinesì, perchè si tratta di un Paese dove abbiamo commesso un paio di errori all’inizio: pensavamo che Jeep avrebbe trovato subito terreno fertile sul mercato cinese e ci siamo sbagliati ora stiamo aggiustando il tiro, la nostra piattaforma è più forte, penso che il 2018 andrà molto meglio, ci stiamo lavorando».
Parlando come un fiume in piena, Marchionne ha rivelato che sul fronte del dieselgate l’azienda sta «lavorando con le autorità Us», mentre a livello di strategia ha spiegato che il marchio Fiat non correrà dietro al mercato di massa. «Abbiamo la fortuna di avere un paio di buoni modelli Fiat che sono il futuro del marchio», ha detto ancora. Top secret, invece, i piani sull’elettrico e sull’ auto a guida autonoma: per conoscere le novità sulla «guida autonoma ed elettrificazione bisogna aspettare il primo giugno», ha tagliato corto Marchionne. Intanto questa mattina Moody’s Investors Service ha alzato il rating da «Ba3» a «Ba2», con outlook stabile su Fca. Leggi l'articolo completo su
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