Un lampo nel buio perché nei precedenti quattro Gran Premi non erano stati raccolti punti, invece in Brasile ne sono arrivati 22 inaspettati. Il bello è che neanche i piloti hanno capito come mai sul tracciato di Interlagos tutto abbia funzionato a dovere sulla C38, improvvisamente competitiva. Salvo poi tornare nelle ultime posizioni ad Abu Dhabi per la tappa finale del 2019. Il GP del Brasile ha salvato il bilancio punti dell'Alfa Romeo, ma non la stagione nel suo complesso.
Viene dunque da chiedersi quanto potrà durare l'impegno di FCA col marchio del Biscione in F1, un ritorno fortemente voluto dal compianto Sergio Marchionne. Una presenza, quella dell'Alfa Romeo, limitata al ruolo di sponsor in quanto non fornisce nulla dal punto di vista tecnico, ma che deve essere supportata dai risultati. La storia della F1 è densa di costruttori di auto apparsi in F1 che hanno in fretta abbandonato il campo per non danneggiare l'immagine del marchio. Partire nelle retrovie non è certo un incentivo per portare gli utenti ad acquistare i propri prodotti. Per il prossimo anno la squadra diretta da Frederic Vasseur ha confermato i piloti e lo staff tecnico, quello che serve è un budget adeguato per il salto di qualità. Leggi l'articolo completo su
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