Qui l’incentivo prevede uno sconto di 4 mila euro che salgono a 6 mila euro se si rottama una vecchia vettura. L’elenco include la BMW i3 (che dagli attuali 40.100 euro della versione base potrebbe scendere a 24.100 con rottamazione), la Citroën E-Mehari, la Citroën C-Zero, il Citroen E-Berlingo, la Hyundai Kona EV, la Hyundai Ioniq Electric EV, la Kia Soul EV, la Mitsubishi i-MiEV, il Nissan e-NV200 Evalia, la Nissan Leaf (la zero emissioni più venduta in europa), la Peugeot iOn, la Renault Zoe, le smart EQ fortwo / forfour, la Volkswagen e-up!, la e-Golf e - ultima arrivata - la Tesla Model 3 che rientra per un soffio nell’elenco, con il listino della sua ‘versione basè (si fa per dire) che parte da 60.580 euro. Infatti il decreto fissa il prezzo massimo entro il quale è possibile erogare il bonus a 50 mila euro più Iva: che - considerando l’Iva al 22% - significa escludere tutte le vetture che costano più di 66 mila euro.
Una somma che non la rende di sicuro la Tesla 3 un’ auto popolare, ma sulla quale i fortunati acquirenti potranno anche qui godere di uno sconto pari circa al 10%. Meno appetibili - ma comunque graditi - gli incentivi per la seconda fascia che include le vetture con emissioni tra u 21 e 70 g/km di CO2. Qui il bonus è inferiore e va da 2.500 euro (con rottamazione) a 1.500 (senza), sempre con il tetto dei 50 mila euro di listino, Iva esclusa. In questa fascia si trovano molti modelli ibridi plug-in con batteria, come l’Audi e-tron, la Niro 1.6 GDi DCT PHEV, le Bmw 2 Active Tourer, la Mini Countryman E, la Prius Plug-in e la Volkswagen e-Golf. Leggi l'articolo completo su
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