Las Vegas rientra nel calendario F1 con un progetto ambiziosissimo e che non ha niente da spartire con quel parcheggio enorme del Casears Palace nel quale il Mondiale fece tappa nel 1981 e 1982. Altri tempi. La F1 torna negli USA per la terza volta dopo Miami, altro tracciato cittadino, ed Austin, autodromo permanente. E non è un caso se visita nuovamente gli Stati Uniti: la popolarità della F1 nel Paese in cui il motorsport è rappresentato dalla Nascar e dalla Indycar, sempre più in calo di popolarità (regge soltanto la 500 Miglia di Indianapolis), è in vertiginoso aumento e sta coinvolgendo sempre più appassionati.
Dicevamo che gli orari saranno quelli più pazzi di sempre. E sì, perché per rimanere nel tema della città che non dorme mai, del peccato, delle luci, del gioco d'azzardo, la qualifica inizierà allo scoccare della mezzanotte locale di venerdì (le nove del mattino del sabato in Italia) mentre la corsa scatterà alle 22 del sabato di Las Vegas, le 7 del mattino della domenica in Italia.
Una follia? Certamente sì. Per una volta ai piloti non si chiederà di andare a dormire presto la sera nei giorni precedenti il weekend del Nevada, ma dovranno per forza abituarsi a fare le ore piccole. Come detto, la qualifica inizierà a mezzanotte, come il secondo turno di prove libere del giovedì, e terminerà all'una di notte. Poi, ci saranno le interviste, le riunioni tecniche, l'adrenalina da smaltire e diciamo che prima delle 4 o delle 5, difficilmente i piloti vedranno il letto. Per non parlare del personale tutto, in particolare i meccanici. Una verà novità (o pazzia) per il mondo della F1. Leggi l'articolo completo su
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