Lo stile. Ogni dettaglio è stato studiato per rievocare un glorioso passato: il faro ampio e tondo, il serbatoio a conchiglia (appena appena assottigliato per permettere anche al pilota seduto al posto di guida di guardare le affascinanti teste del motore), i fianchetti con vernice argentata, la strumentazione dall’aspetto classico, la sella perfettamente sagomata, i parafanghi cromati, e poi, veramente bellissimo da vedere lo scarico 4 in 2 in 1, una sciccheria che rievoca in maniera fortissima le sensazioni della moto di un tempo.
Il motore. Per questa moto la Honda ha voluto progettare un propulsore completamente nuovo: un 4 cilindro bialbero a camme in testa di 1.140 centimetri cubici. Grazie allo spazio disponibile la distanza tra le teste è stata volutamente ampliata per sottolineare la sua imponenza. Anche le alette sono state studiate con particolare cura: sono di soli 2 millimetri di spessore e per realizzarle è stato necessario un processo di pressofusione appositamente studiato. In raffreddamento ad aria è “aiutato” da un piccolo radiatore dove circola olio: il risultato è ragguardevole: 90 cavalli con un picco di coppia di 93 N/m disponibili a soli 5.000 giri. E proprio la disponibilità della coppia anche alle marce alte si è fatta apprezzare moltissimo sui saliscendi della provincia valenciana: la nuova CB 1100 anche in quinta riparte che è un piacere. Il resto lo fa l’efficienza dell’iniezione elettronica che utilizza corpi farfallati da 36 millimetri: il risultato più evidente si legge dai consumi, 18,2 chilometri con un litro di carburante.
Il telaio. Sportiva quanto basta, turistica quando serve, Per assecondare tutte queste esigenze è stato progettato un telaio a doppia culla classico dove il motore è alloggiato tramite quattro attacchi rigidi e due di gomma. Una soluzione che consente di avere una buona rigidità e un piacere di guida notevole anche quando la moto si utilizza su lunghi percorsi: basti pensare che l’altezza della sella è di soli 795 millimetri dal suolo. La perfetta equilibratura è stata raggiunta con i cerchi in alluminio a cinque razze da 18 pollici su cui sono montati pneumatici 110/80 e 140/70. Anche per quanto riguarda le sospensioni la scelta è caduta sul classico: forcella telescopica con steli da 41 millimetri; due ammortizzatori sul posteriore: il precarico è sempre regolabile. Moto bella, confortevole e anche sicura. L’impianto abs di serie è composto da due dischi anteriori da 296 millimetri con pinze a tre pistoncini, e da un disco posteriore da 256 millimetri con pinza a singolo pistoncino. Naturalmente l’impianto dispone della frenata combinata: col freno posteriore si agiste sulla ruota posteriore e un pochino anche sulla ruota anteriore; con il freno anteriore si agisce, invece, solo sulla ruota anteriore.
Il prezzo. Per possedere questo gioiello che riempie il garage ma anche il cuore occorrono 10.800 euro. Il prezzo è franco concessionario e la scelta può avvenire su soli due colori: rosso e bianco. La moto sarà disponibile in Italia da fine febbraio; è già in vendita in Giappone e sta avendo un notevole successo. Leggi l'articolo completo su
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