Nel ribadire che l'elettrificazione delle due ruote avverrà in ritardo rispetto alle automobili, anche a causa del peso delle odierne generazioni di batterie («non vedremo una Ducati elettrica prima del 2020», ha detto Domenicali), l'azienda di Borgo Panigale lavora a progetti ambiziosi e fortemente innovativi, che «preserveranno comunque i due elementi forti del nostro brand, il design e le prestazioni».
Già a partire dai prossimi mesi, le moto Ducati «saranno sempre più digitali e connesse», con sistemi che permettano di aggiornare via web i prodotti di sfruttare tutte le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
«Un esempio sarà la seconda generazione della App Multistrada - ha spiegato il Ceo di Ducati - che presenteremo all'edizione 2017 di Eicma. Sarà una importante evoluzione della App che già esiste e che viene scaricata da 10mila utenti all'anno. Oggi si possono scaricare tutti i dati registrati dalle centraline e condividerli con altri appassionati, creando anche delle classifiche virtuali tra chi ha fatto il viaggio più lungo o la “piega” più spinta». «Quella che arriverà tra qualche mese - ha detto Domenicali - sarà una release ancora più utile e coinvolgente. Ma non ci fermeremo qui, perché una versione “rivoluzionaria” della App Multistrada è prevista per il 2020».
Il prossimo decennio potrebbe riservare ulteriori novità firmate Ducati, nell'ambito dei veicoli per la mobilità del futuro: «Abbiamo un gruppo di lavoro - ha svelato Domenicali - che studia ciò che sarà necessario per spostarsi nelle smart city oltre l'orizzonte del 2025. L'affollamento sulle strade richiederà sempre più veicoli compatti e di piccole dimensioni». Nel tracciare un identikit di questa Ducati “futuribile”, Domenicali ha sottolineato che «sarà in linea con un marchio premium, da sempre votato all'innovazione. E non è detto che non possa avere più di due ruote».
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