«Con questi incentivi - spiega il presidente Michele Crisci - si permette concretamente la ripresa del comparto e, con l’inserimento degli Euro 6, si contribuisce a un processo di sostituzione di un parco auto circolante fra i più vecchi d’Europa». Crisci riconosce «l’apertura al confronto e la disponibilità nell’accogliere le proposte Unrae da parte delle istituzioni, con le quali abbiamo mantenuto un contatto continuo che dovremo continuare e sviluppare per affrontare le tante sfide che il mondo dell’ auto deve vincere, in tutti i suoi comparti e non solo delle autovetture, dal sostegno alla domanda all’innovazione tecnologica fino ai nodi infrastrutturali». Lo stanziamento dedicato agli incentivi, secondo l’Unrae, però è limitato e sarà necessario un immediato rifinanziamento dei fondi. Leggi l'articolo completo su
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