«Il viaggio è iniziato tre anni fa, quando avevamo cominciato la prima stagione», ha commentato il brasiliano di origini pugliesi dell'Abt Schaeffler Audi Sport. «Abbiamo ottenuto molti buoni risultati e siamo arrivati a Londra in corsa per il titolo anche se ero stato squalificato al termine di una gara che avevo vinto – ha ricordato – E nella stagione successiva è accaduta la stessa cosa, con la squalifica in una gara vinta».
«A Montreal sono arrivato come lo sconfitto e con dieci punti da recuperare, ma sono rimasto calmo e sabato ho fatto quello che dovevo fare. E oggi (domenica, ndr) sono riuscito a portare a casa il titolo – ha continuato il pilota che ha anche il passaporto italiano – Sono molto contento per la scuderia Abt Schaeffler Audi Sport e per i ragazzi: lo meritano veramente».
«Questa stagione è stata la più dura – ha concluso di Grassi – Ho dovuto correre una prova con il perone rotto ed ho veramente avuto fortuna in alcune corse. Ad esempio a Hong Kong (secondo, ndr) ed in Messico (primo dopo una clamorosa rimonta con il cambio molto anticipato dell'auto, ndr). Evidentemente era il nostro anno». Il brasiliano si è assicurato il titolo nel 33° ePrix della storia, a meno di due settimane dal suo 33° compleanno, che festeggerà l'11 agosto. Auguri.
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