Dopo aver regalato la vittoria nell’Europa League nel 2011 ai fans del FC Porto, Villas-Boas si era trasferito a Londra come allenatore del Chelsea, poi a San Pietroburgo (Zenit) ed infine a Shanghai (SIPG). Per festeggiare il suo 40° compleanno, André aveva pensato di partecipare al rally più duro al mondo in moto: «parlai di questo mio progetto all’amico Alex Doringer, Manager del Team KTM. Mi disse che avrei avuto bisogno di un anno di preparazione e mi consigliò di correre in auto. Così mi sono messo in contatto con il team Overdrive, ed eccomi qua». Come fido co-pilota Villas Boas ha coinvolto l’amico e connazionale Ruben Faria.
Secondo nella Dakar 2013 in moto, Faria aveva in parte lasciato le due ruote per dedicarsi nel 2017 alla gestione del Team Husqvarna e alle corse in SxS (Side by Side) nel campionato portoghese. «Quando André mi ha proposto di correre la Dakar con lui non ci ho pensato un attimo. È una bellissima sfida e penso che potremmo far bene». Il team Overdrive metterà a disposizione una Hilux pick-up, una delle macchine più veloci al via e neo vincitrice della Coppa del Mondo FIA di Cross-Country Rally con Nasser Al Attiyah. Tutto è pronto per questo nuova avventura. L’appuntamento è a Lima e ancora di più a Cordoba, per la parata finale. Leggi l'articolo completo su
Leggo.it