Queste nuove norme «forzerebbero l’industria a un cambiamento drammatico a tempo di record», oltre al fatto, denuncia ancora l’Acea, che «non c’è garanzia che avremo il giusto quadro in piedi per facilitare questa improvvisa transizione alla mobilità elettrica», dalla mancanza dei punti di ricarica all’armonizzazione degli incentivi per gli acquisti di veicoli estremamente costosi. «Possiamo solo sperare», concludono i costruttori, «che i governi nazionali portino un pò di realismo sul tavolo quando adotteranno la loro posizione comune sui target la prossima settimana». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it