Tempi molto più lunghi per i pezzi di ricambio con la crisi in atto nel Mar Rosso con i tempi i attesa per alcune case automobilistiche che possono arrivare fino a 60 giorni. È l’allarme lanciato da Federcarrozzieri che spiega come attraverso gli associati sul territorio si stia registrando un aumento delle criticità per tutto il comparto delle automobili. «La situazione in atto nel Mar Rosso sta determinando non solo un allungamento dei tempi di consegna delle autovetture nuove, ma anche la carenza di pezzi di ricambio sul mercato, che si traduce in tempi di riparazioni più lunghi e maggiori costi in capo agli automobilisti» «Numerose componenti delle automobili oggi in circolazione, infatti, viaggiano su nave e non possono essere sostituiti da pezzi prodotti negli stabilimenti europei - analizza il presidente Davide Galli - È il caso, in particolare, dei cosiddetti laminati, ossia cofani motore, parafanghi, portiere, parti di scocca della carrozzeria, ecc. In assenza di tali elementi, il processo di riparazione si interrompe, poiché l’auto che ne è sprovvista non può circolare in sicurezza».
In base ad una indagine condotta da Federcarrozzieri tra i propri associati, al momento le case automobilistiche che presentano maggiori problemi con la fornitura di pezzi di ricambio sono Dr, MG, Lynk & Co, SsangYong, Nissan e Renault, e i tempi di attesa per la consegna dei ricambi alle autocarrozzerie variano da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60 giorni. «Se la situazione non tornerà in breve tempo alla normalità assisteremo ad una impennata dei costi degli autoricambi a cui si aggiunge la questione dei furti su commissione: in questi giorni sempre più automobili arrivano nelle nostre autocarrozzerie depredate di pezzi come parafanghi, marmitte, specchietti, fanali, e altre componenti essenziali».
Ciò comporterà inevitabilmente una escalation dei costi in capo alle compagnie di assicurazioni che saranno scaricati sui consumatori attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, già rincarate a fine 2023 del +7,8% su base annua». I tempi delle consegne dei pezzi di ricambio con la crisi in atto si sono allungati, secondo Federcarrozzieri, fino a 60 giorni per alcune case automobilistiche. «Numerose componenti delle automobili oggi in circolazione, infatti, viaggiano su nave e non possono essere sostituiti da pezzi prodotti negli stabilimenti europei - analizza il presidente Davide Galli - È il caso, in particolare, dei cosiddetti laminati, ossia cofani motore, parafanghi, portiere, parti di scocca della carrozzeria, ecc. In assenza di tali elementi, il processo di riparazione si interrompe, poiché l’auto che ne è sprovvista non può circolare in sicurezza». In base ad una indagine condotta da Federcarrozzieri tra i propri associati, al momento le case automobilistiche che presentano maggiori problemi con la fornitura di pezzi di ricambio sono Dr, MG, Lynk & Co, SsangYong, Nissan e Renault, e i tempi di attesa per la consegna dei ricambi alle autocarrozzerie variano da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60 giorni. «Se la situazione non tornerà in breve tempo alla normalità assisteremo ad una impennata dei costi degli autoricambi a cui si aggiunge la questione dei furti su commissione: in questi giorni sempre più automobili arrivano nelle nostre autocarrozzerie depredate di pezzi come parafanghi, marmitte, specchietti, fanali, e altre componenti essenziali».
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