Intervenendo a una conferenza a Birmingham prima della stessa premier, Speth ha affermato che nel caso d’un taglio netto con Bruxelles e del ripristino di barriere doganali, l’azienda rischierebbe di perdere nell’immediato 60 milioni di sterline al giorno fino a un totale di 12 miliardi. E i posti di lavoro in pericolo sarebbero «decine di migliaia». Non solo: il ceo ha ammonito che in mancanza di accordi commerciali sostenibili e di regole certe contro i dazi nessun produttore sarebbe più sicuro di «poter costruire automobili» in Gran Bretagna. Leggi l'articolo completo su
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